Riqualificazione Energetica: ristrutturare casa o riqualificare?

Villa San Raffaele - riqualificazione energetica

Il termine riqualificazione energetica sta piano piano emergendo negli ultimi anni nel settore immobiliare, ma è ancora ammantato da una grossa coltre di confusione ed incertezza, soprattutto se si va a chiedere al cliente finale.
Molto spesso il termine riqualificare viene affiancato a quello più generico di ristrutturare casa, d'altronde nel nostro immaginario le due cose sono probabilmente sostituibili, ma, nella pratica, sono anche molto diverse.
Per quanto si possano confondere i due termini senza conseguenze quando si parla con un amico, è bene fare attenzione a non farlo quando ci si addentra nella complessa giungla della burocrazia del settore immobiliare, a meno che non si vogliano rischiare conseguenze costose.
Vediamo quindi di fare un po' di chiarezza sull'argomento.

Che cosa è la riqualificazione energetica degli edifici residenziali?

Partiamo da un presupposto, il patrimonio immobiliare pubblico e privato italiano è in condizioni critiche: molti immobili sono situati in zone sismiche o ad alto rischio idrogeologico, altri non hanno i requisiti minimi di sicurezza o sono in condizioni di obsolescenza e degrado.
Riqualificare significa ridare sicurezza alle famiglie che abitano tutti questi immobili. Un programma di riqualificazione urbanistica dovrebbe rendere più vivibili ed accettabili le aree più degradate e in questo più ampio contesto è racchiusa anche la riqualificazione energetica, ovvero il processo di rendere gli immobili più efficenti in termini di consumi di energia.
Devi considerare, infatti, che fino alla metà degli anni '70 nessuno si era posto il problema dell'energia e si era costruito con la sola finalità di fare grossi utili. Una visione miope le cui conseguenze sono purtroppo ancora molto presenti.
Secondo un'elaborazione del Censis, basata su dati Istat, il patrimonio immobiliare italiano è composto al 56% da immobili residenziali, di questi il 55% ha più di 40 anni e solo il 17% è collocabile dopo il 1991!
Ne consegue che la maggior parte delle nostre case consuma una quantità enorme di energia e questo non è un problema solo ambientale. Più energia si spreca, più soldi si buttano via tramite le bollette.
La riqualificazione energetica non è quindi solo un orpello ecologico, una fissazione ambientalista, ma è anche un modo per vivere meglio e farlo risparmiando!

Riqualificazione e ristrutturazione: tra normativa e detrazioni fiscali

La principale differenza tra riqualificazione e ristrutturazione è presente a livello normativo.
La riqualificazione è indicata come un miglioramento della prestazione energetica degli edifici residenziali mentre con la ristrutturazione si intendono tutte quelle operazioni di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia.
Per interventi di ristrutturazione edilizia si intendono quindi tutti quegli interventi che si rendono necessari per opportunità o desiderio del cliente, ma che non influiscono sulle prestazioni energetiche di un edificio. Cose come:

  •  rifacimento del bagno
  • tinteggiatura degli interni
  • sostituzione delle porte in una stanza non riscaldata

Gli interventi di riqualificazione sono invece quelli che, per migliorare la prestazione energetica di un edificio, agiscono su:

  • l'involucro edilizio, ovvero l'elemento architettonico che delimita e conclude perimetralmente l'edificio
  • l'impianto termico, ovvero il sistema integrato con cui è possibile regolare la temperatura degli ambienti abitati

Potete trovare alcuni esempi di interventi di riqualificazione energetica nel nostro articolo sull'edilizia sostenibile.
L'altra grande differenza tra riqualificazione e ristrutturazione va trovata negli incentivi disponibili. La prima da accesso alle detrazioni fiscali dal 50% all'85% dell'Ecobonus oltre che al Superbonus 110%. La seconda ha accesso "solo" ad una detrazione fiscale del 50% grazie al Bonus Casa e al Bonus Mobili 2021.
Esiste poi attualmente un'eccezione che è il SismaBonus. Questa è una detrazione fiscale che va dal 70% al 85% di cui può godere chiunque effettui interventi di miglioramento del rischio sismisco di un edificio, a prescindere che si parli di ristrutturazione o riqualificazione.
Insomma, conoscere le differenze tra le due tipologie di interventi può essere molto utile per capire l'iter burocratico da seguire e a quali detrazioni e bonus si ha effettivamente diritto. In fondo, a tutti piace spendere meno, no?

La sfida della riqualificazione energetica

In precedenza abbiamo visto come la riqualificazione energetica sia più conveniente a livello di detrazioni fiscali rispetto alla semplice ristrutturazione. Allora perché le persone continuano a preferire quest'ultima?
I motivi sono molteplici, ma sicuramente ce ne sono alcuni più reali di altri. Il primo è che la riqualificazione energetica richiede una grossa somma di denaro da investire e i capitali richiesti non sono sempre facili da reperire.
Certo, anche ristrutturare può costare parecchio, ma a volte qui è possibile cavarsela con del fai-da-te o andando da un "amico", una soluzione più o meno condivisibile nei risultati, ma che viene usata spesso in Italia. Questo non è possibile se si parla di riqualificazione energetica dove sono richieste svariate figure professionali certificate.
I bonus e le detrazioni fiscali dovrebbero servire a ridurre questo divario tra le due pratiche, ma la realtà è che spesso i meccanismi della finanza agevolata non sono semplici da comprendere, figuriamoci da attuare.
Arriviamo così al secondo grande ostacolo alla riqualificazione energetica: la mancanza di informazione verso i clienti finali. Questi vagano in un caos di disinformazione assoluta e le figure che dovrebbero aiutarli, gli operatori immobiliari, ancora non hanno compreso il pieno valore economico della riqualificazione perché, a conti fatti, continuano ad applicare gli stessi processi del dopoguerra.
Potrà sembrare un'esagerazione, ma, secondo una ricerca commissionata al CRESME da REbuilding network nel 2016 chi detiene i patrimoni immobiliari principali non considera l'immobile un bene strategico e quindi non percepisce buona gestione ed efficienza energetica come opportunità da sfruttare.

Riqualificazione energetica

Come mai la situazione è questa visti i grandi incentivi presenti? Perché la riqualificazione energetica non è un'operazione dai guadagni immediati che avviene dall'oggi al domani, ma ha dei tempi, anche molto lunghi. Non esiste una riqualificazione energetica "chiavi in mano."
E' un processo che coinvolge diversi attori e fasi di lavoro e che, per funzionare efficacemente, deve essere gestito e controllato costantemente. Le scadenze vanno rispettate, le richieste burocratiche anche e in tutto questo non mancano i possibili imprevisti.
Avere un partner qualificato accanto in ogni fase del processo e con le giuste competenze specifiche diventa essenziale per trasformare un processo complesso in un valore aggiunto.

Noi di RS Investements investiamo costantemente sull'acquisto e sulla valorizzazione di interi edifici o porzioni degli stessi per poi eseguire interventi di riqualificazione mirati al raggiungimento della massima efficienza energetica.

Contattaci adesso e ti forniremo la soluzione più adatta alle tue esigenze.

Il termine riqualificazione energetica sta piano piano emergendo negli ultimi anni nel settore immobiliare, ma è ancora ammantato da una grossa coltre di confusione ed incertezza, soprattutto se si va a chiedere al cliente finale.
Molto spesso il termine riqualificare viene affiancato a quello più generico di ristrutturare casa, d'altronde nel nostro immaginario le due cose sono probabilmente sostituibili, ma, nella pratica, sono anche molto diverse.
Per quanto si possano confondere i due termini senza conseguenze quando si parla con un amico, è bene fare attenzione a non farlo quando ci si addentra nella complessa giungla della burocrazia del settore immobiliare, a meno che non si vogliano rischiare conseguenze costose.
Vediamo quindi di fare un po' di chiarezza sull'argomento.

Che cosa è la riqualificazione energetica degli edifici residenziali?

Partiamo da un presupposto, il patrimonio immobiliare pubblico e privato italiano è in condizioni critiche: molti immobili sono situati in zone sismiche o ad alto rischio idrogeologico, altri non hanno i requisiti minimi di sicurezza o sono in condizioni di obsolescenza e degrado.
Riqualificare significa ridare sicurezza alle famiglie che abitano tutti questi immobili. Un programma di riqualificazione urbanistica dovrebbe rendere più vivibili ed accettabili le aree più degradate e in questo più ampio contesto è racchiusa anche la riqualificazione energetica, ovvero il processo di rendere gli immobili più efficenti in termini di consumi di energia.
Devi considerare, infatti, che fino alla metà degli anni '70 nessuno si era posto il problema dell'energia e si era costruito con la sola finalità di fare grossi utili. Una visione miope le cui conseguenze sono purtroppo ancora molto presenti.
Secondo un'elaborazione del Censis, basata su dati Istat, il patrimonio immobiliare italiano è composto al 56% da immobili residenziali, di questi il 55% ha più di 40 anni e solo il 17% è collocabile dopo il 1991!
Ne consegue che la maggior parte delle nostre case consuma una quantità enorme di energia e questo non è un problema solo ambientale. Più energia si spreca, più soldi si buttano via tramite le bollette.
La riqualificazione energetica non è quindi solo un orpello ecologico, una fissazione ambientalista, ma è anche un modo per vivere meglio e farlo risparmiando!

Riqualificazione e ristrutturazione: tra normativa e detrazioni fiscali

La principale differenza tra riqualificazione e ristrutturazione è presente a livello normativo.
La riqualificazione è indicata come un miglioramento della prestazione energetica degli edifici residenziali mentre con la ristrutturazione si intendono tutte quelle operazioni di manutenzione straordinaria, restauro conservativo e ristrutturazione edilizia.
Per interventi di ristrutturazione edilizia si intendono quindi tutti quegli interventi che si rendono necessari per opportunità o desiderio del cliente, ma che non influiscono sulle prestazioni energetiche di un edificio. Cose come:

  •  rifacimento del bagno
  • tinteggiatura degli interni
  • sostituzione delle porte in una stanza non riscaldata

Gli interventi di riqualificazione sono invece quelli che, per migliorare la prestazione energetica di un edificio, agiscono su:

  • l'involucro edilizio, ovvero l'elemento architettonico che delimita e conclude perimetralmente l'edificio
  • l'impianto termico, ovvero il sistema integrato con cui è possibile regolare la temperatura degli ambienti abitati

Potete trovare alcuni esempi di interventi di riqualificazione energetica nel nostro articolo sull'edilizia sostenibile.
L'altra grande differenza tra riqualificazione e ristrutturazione va trovata negli incentivi disponibili. La prima da accesso alle detrazioni fiscali dal 50% all'85% dell'Ecobonus oltre che al Superbonus 110%. La seconda ha accesso "solo" ad una detrazione fiscale del 50% grazie al Bonus Casa e al Bonus Mobili 2021.
Esiste poi attualmente un'eccezione che è il SismaBonus. Questa è una detrazione fiscale che va dal 70% al 85% di cui può godere chiunque effettui interventi di miglioramento del rischio sismisco di un edificio, a prescindere che si parli di ristrutturazione o riqualificazione.
Insomma, conoscere le differenze tra le due tipologie di interventi può essere molto utile per capire l'iter burocratico da seguire e a quali detrazioni e bonus si ha effettivamente diritto. In fondo, a tutti piace spendere meno, no?

La sfida della riqualificazione energetica

In precedenza abbiamo visto come la riqualificazione energetica sia più conveniente a livello di detrazioni fiscali rispetto alla semplice ristrutturazione. Allora perché le persone continuano a preferire quest'ultima?
I motivi sono molteplici, ma sicuramente ce ne sono alcuni più reali di altri. Il primo è che la riqualificazione energetica richiede una grossa somma di denaro da investire e i capitali richiesti non sono sempre facili da reperire.
Certo, anche ristrutturare può costare parecchio, ma a volte qui è possibile cavarsela con del fai-da-te o andando da un "amico", una soluzione più o meno condivisibile nei risultati, ma che viene usata spesso in Italia. Questo non è possibile se si parla di riqualificazione energetica dove sono richieste svariate figure professionali certificate.
I bonus e le detrazioni fiscali dovrebbero servire a ridurre questo divario tra le due pratiche, ma la realtà è che spesso i meccanismi della finanza agevolata non sono semplici da comprendere, figuriamoci da attuare.
Arriviamo così al secondo grande ostacolo alla riqualificazione energetica: la mancanza di informazione verso i clienti finali. Questi vagano in un caos di disinformazione assoluta e le figure che dovrebbero aiutarli, gli operatori immobiliari, ancora non hanno compreso il pieno valore economico della riqualificazione perché, a conti fatti, continuano ad applicare gli stessi processi del dopoguerra.
Potrà sembrare un'esagerazione, ma, secondo una ricerca commissionata al CRESME da REbuilding network nel 2016 chi detiene i patrimoni immobiliari principali non considera l'immobile un bene strategico e quindi non percepisce buona gestione ed efficienza energetica come opportunità da sfruttare.

Riqualificazione energetica

Come mai la situazione è questa visti i grandi incentivi presenti? Perché la riqualificazione energetica non è un'operazione dai guadagni immediati che avviene dall'oggi al domani, ma ha dei tempi, anche molto lunghi. Non esiste una riqualificazione energetica "chiavi in mano."
E' un processo che coinvolge diversi attori e fasi di lavoro e che, per funzionare efficacemente, deve essere gestito e controllato costantemente. Le scadenze vanno rispettate, le richieste burocratiche anche e in tutto questo non mancano i possibili imprevisti.
Avere un partner qualificato accanto in ogni fase del processo e con le giuste competenze specifiche diventa essenziale per trasformare un processo complesso in un valore aggiunto.

Noi di RS Investements investiamo costantemente sull'acquisto e sulla valorizzazione di interi edifici o porzioni degli stessi per poi eseguire interventi di riqualificazione mirati al raggiungimento della massima efficienza energetica.

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