Impianto radiante: storia e approfondimenti
Impianto radiante: storia e approfondimenti
L’invenzione del riscaldamento a terra risale agli inizi del 1900 quando ancora l'edilizia sostenibile non era stata teorizzata. Il primo termotecnico ad ideare un sistema molto simile a quello attuale è stato l’inglese Barker che ha ideato un impianto dotato di tubi da disporre sotto il pavimento con i quali, grazie alla circolazione di acqua calda al loro interno, si potessero riscaldare i locali abitativi. Il sistema allora non ebbe molto successo a causa della dispersione di calore dovuta alla mancanza di coibentazione termica delle abitazioni.
Oggi il metodo di riscaldamento a pavimento è in assoluto il più efficace, sia per quanto riguarda il considerevole risparmio energetico e quindi di denaro, sia per qualità della climatizzazione, che consente di riscaldare o raffrescare gli ambienti in modo salutare.
L’impianto di riscaldamento a terra è costituito da tubazioni (impianto ad acqua) o resistenze elettriche (impianto elettrico) situate al di sotto del pavimento e appoggiate a pannelli radianti. Nel caso di un impianto con tubazioni, l’acqua può essere scaldata tramite la caldaia tradizionale, oppure da un impianto solare termico, nel caso di un impianto elettrico può essere alimentato dai panelli solari fotovoltaici.
Funzionamento:
il sistema di pannelli radianti prevede l’inserimento di tubi o pannelli posti a pavimento, parete o soffitto che, partendo da un collettore, regolano il flusso di acqua calda. Il principio sfruttato è quello di irraggiamento ovvero la diffusione omogenea di calore.
I vantaggi:
- Rilevante riduzione dei consumi energetici, infatti l’acqua utilizzata (o i kW a seconda dell’impianto) è a basse temperature, inoltre utilizzando temperature più basse aumenta l’efficienza della pompa di calore e della caldaia
- C’è la possibilità di scaldare e raffreddare l’ambiente con lo stesso impianto
- I sistemi radianti non trasportano pulviscolo dannoso alla respirazione, poiché non muovono l’aria come i termosifoni tradizionali. L’isolamento e il riscaldamento della superfice evitano che nei punti più freddi del pavimento si formino muffe e batteri
- Vantaggi estetici in quanto il sistema non pone vincoli e non limita la libertà d’arredo consentendo l’utilizzo di tutto lo spazio presente non presentando alcun rischio di degrado degli intonaci e dei pavimenti.
L’impianto è oggettivamente economico, ecologico, conveniente e salutare per questo è molto usato nel campo dell’edilizia sostenibile.
Vi invitiamo a consultare i nostri immobili in vendita per poter scoprire i vantaggi di un’abitazione confortevole, dotata di sistema radiante fatta su misura per voi.
L’invenzione del riscaldamento a terra risale agli inizi del 1900 quando ancora l'edilizia sostenibile non era stata teorizzata. Il primo termotecnico ad ideare un sistema molto simile a quello attuale è stato l’inglese Barker che ha ideato un impianto dotato di tubi da disporre sotto il pavimento con i quali, grazie alla circolazione di acqua calda al loro interno, si potessero riscaldare i locali abitativi. Il sistema allora non ebbe molto successo a causa della dispersione di calore dovuta alla mancanza di coibentazione termica delle abitazioni.
Oggi il metodo di riscaldamento a pavimento è in assoluto il più efficace, sia per quanto riguarda il considerevole risparmio energetico e quindi di denaro, sia per qualità della climatizzazione, che consente di riscaldare o raffrescare gli ambienti in modo salutare.
L’impianto di riscaldamento a terra è costituito da tubazioni (impianto ad acqua) o resistenze elettriche (impianto elettrico) situate al di sotto del pavimento e appoggiate a pannelli radianti. Nel caso di un impianto con tubazioni, l’acqua può essere scaldata tramite la caldaia tradizionale, oppure da un impianto solare termico, nel caso di un impianto elettrico può essere alimentato dai panelli solari fotovoltaici.
Funzionamento:
il sistema di pannelli radianti prevede l’inserimento di tubi o pannelli posti a pavimento, parete o soffitto che, partendo da un collettore, regolano il flusso di acqua calda. Il principio sfruttato è quello di irraggiamento ovvero la diffusione omogenea di calore.
I vantaggi:
- Rilevante riduzione dei consumi energetici, infatti l’acqua utilizzata (o i kW a seconda dell’impianto) è a basse temperature, inoltre utilizzando temperature più basse aumenta l’efficienza della pompa di calore e della caldaia
- C’è la possibilità di scaldare e raffreddare l’ambiente con lo stesso impianto
- I sistemi radianti non trasportano pulviscolo dannoso alla respirazione, poiché non muovono l’aria come i termosifoni tradizionali. L’isolamento e il riscaldamento della superfice evitano che nei punti più freddi del pavimento si formino muffe e batteri
- Vantaggi estetici in quanto il sistema non pone vincoli e non limita la libertà d’arredo consentendo l’utilizzo di tutto lo spazio presente non presentando alcun rischio di degrado degli intonaci e dei pavimenti.
L’impianto è oggettivamente economico, ecologico, conveniente e salutare per questo è molto usato nel campo dell’edilizia sostenibile.
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